La leggenda dell'arancio

 

L’albero dell’arancio viveva in un’isola meravigliosa, una terra circondata da un mare limpido e azzurro dove il sole spesso risplendeva anche in inverno e non faceva mai freddo.

L’arancio era sempre ricoperto di foglie verdi e lucide. A primavera sugli altri alberi spuntarono piccoli fiori che in estate si trasformarono in frutti saporiti. Quando arrivò l’autunno le loro foglie ingiallirono e iniziarono a cadere. In inverno i loro rami rimasero nudi  e tristi. L’arancio invece aveva sempre tutte le foglie e si chiedeva timoroso il perché di quella stranezza. Avrebbe voluto offrire qualcosa ai bambini che ogni giorno giocavano nel prato e ogni mattina sperava di veder spuntare almeno un piccolo frutto. Alcuni uomini osservavano le sue belle foglie e aspettavano che su quell’albero tutto verde nascessero i frutti

Una notte, mentre tutti dormivano, le stelle del cielo lasciarono cadere una polverina leggera e lucente che si posò sui rami del povero albero.

Passarono pochi giorni e spuntarono tanti fiorellini bianchi e profumati che i raggi del sole trasformarono in frutti. Erano nate le arance: quei frutti quasi rotondi con il colore del sole piacquero moltissimo ai bambini che non avevano mai assaggiato niente di simile. L’albero strano era felice e diceva tra sé:- Ho aspettato tanto ma ne è valsa la pena!

 


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